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La libertà dalle trappole familiari e sociali

EVENTI 

1 – La relazione felicemente infelice.

Non mi sembra un caso l'aumento sistematico di persone che

riconoscono il disastro di una relazione sentimentale distruttiva e autodistruttiva - nella vita sessuale, nella condivisione quotidiana, nei valori fondanti della personalità, persino nel linguaggio – e tuttavia la divinizzano e ne parlano con accorata malinconia quando si è conclusa o con amorosa disperazione quando è ancora in atto.

Qualche volta queste persone sono recidive. Riescono a separarsi e poi tornano insieme, oppure iniziano una nuova relazione analoga alla precedente.

Perché contribuire attivamente al proprio fallimento?

Da quali cause hanno origine questi sintomi

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2 – la dipendenza dalla famiglia d'origine e dall'ambiente: origini e conseguenze.

I genitori, l'uno, l'altro o entrambi, sono spesso gli inconsci costruttori della dipendenza dei figli e anche l'ambiente sociale gioca il suo ruolo in questo comportamento nevrotico, al punto da considerare ormai la dipendenza come una situazione consueta e naturale nella nostra specie, dimenticando come - e non solo nella nostra specie – una tappa fondamentale dell’evoluzione sia invece proprio nell’andare “oltre”, chi ci ha preceduto.

Come si manifesta questa dipendenza, quali ne sono le conseguenze e quali le possibili tracce per una liberazione?

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3 – l'assenza dell'altro e la partecipazione sociale dimenticata

Si assiste ormai da qualche decennio a un progressivo isolamento culturale e sociale all'interno di ambienti ristretti, la famiglia prima di tutto, nei quali il reciproco riconoscimento calma e rassicura.

A parte minoritarie aggregazioni di élites colte o di giovani appassionati, si verifica un crescente disinteresse per la situazione politica e sociale da parte di una maggioranza delusa delusa e ormai estranea a contesti indubbiamente vergognosi per il nostro paese.

Esistono motivazioni psicologiche consce e inconsce a questi comportamenti? E quali ne saranno le conseguenze nella vita personale e collettiva?

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4 – la solitudine: un'occasione mancata

E’ un dato di fatto che sono sempre più numerose le persone che non sopportano la solitudine e che portano questo disagio come motivo fondante della loro analisi.

Attraverso l'esame di alcuni casi vedremo come la solitudine sia oggi scoraggiata dal modello sociale come una colpa o una sfortuna. E come venga considerata alla stregua di una maledizione

La solitudine ha però diverse facce: esaminerò quindi i diversi modi di essere soli e la differenza per esempio fra l’isolamento, l’asocialità e la solitudine. Ma prenderò in considerazione anche le opportunità che la solitudine offre a chi la riconosce come una possibile alleata.

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5 - L’inflazione del lamento e la possibilità dell’allegria

Il lamento è diventato il prevalente modo di comunicare ai nostri giorni. Perché? Da dove viene questa abitudine?

Le cose non cambiano se ci lamentiamo. E poi: chi l’ ha detto che tutto deve andare secondo i nostri intendimenti? Come mai è così minoritaria la capacità di coltivare l'allegria e la gioia come beni preziosi? Eppure viviamo in una parte del mondo decisamente privilegiata. E ci sono state epoche, anche non lontane, molto più drammatiche, pericolose e tristi del tempo che stiamo vivendo.

Cercheremo l’origine di quella che sembra ormai una dannosa trasformazione psichica nel mondo occidentale.

In questo corso un filo sotterraneo collega i diversi argomenti che verranno quindi ripresi e intrecciati nel corso dei cinque incontri. Per questo motivo sarebbe consigliabile l'iscrizione all'intero corso.

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Questo evento è organizzato assieme a:

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Associazione Tao crescita interiore Udine. 

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Associazione Il Canto della Terra (Sarmede -TV) http://www.ilcantodellaterra.it

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Associazione Oceano del Ki di Firenze www.oceanodelki.it

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