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Come ci parlano i sogni, messaggeri dell'inconscio

EVENTI 

Perché proporre un seminario mensile sui sogni? Perché mi piacerebbe estenderli pian piano, nel corso del tempo, dagli studi della cura psicoanalitica anche allo spazio della riflessione individuale. L'intervento è diverso, ovviamente, ma ognuno dei due con la sua funzione. 
Ci sono state culture più  della nostra attente all’inconscio e c’erano certo anche allora iniziati in grado di capirlo per utilizzarlo in un percorso di cura. 
I sogni però non erano solo nelle mani degli iniziati,  e facevano  anche parte della vita quotidiana di ognuno, come dei compagni di viaggio, portatori di esperienze e saperi arrivati da un altrove che tuttavia ci appartiene e ci riguarda. Erano parte di noi.  
Perchè questo oggi avvenga è necessario riprendere l'antica confidenza  coi nostri sogni, scriverli, ricordarli, parlarne con le persone care, e anche imparare a orientarsi nel linguaggio simbolico che appartiene alla nostra cultura per cercare di decifrarli, almeno un poco. E' necessario - in altre parole - imparare poco per volta il linguaggio dell'inconscio, un po' come si impara una nuova lingua, ascoltando tanti sogni, la traduzione simbolica e quindi il loro senso.  
Ci vuole tempo e per questo il nostro lavoro si svolgerà a un ritmo lento e continuo, come quando la strada è lunga. 
In nessun caso si parlerà di terapia perché le invasioni di campo in àmbito professionale sono rovinose. 
Trasmettervi la sapienza e la bellezza dei sogni e l'amplificazione della coscienza che ne deriva : è questo lo scopo del seminario. 
Marina Valcarenghi      

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