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I miti ci parlano di noi
A che cosa serve conoscere i miti della nostra cultura e riconoscerne il contenuto psicologico? Io credo che contribuisca a prendere contatto con i valori fondanti della civiltà europea e a ricordare quello che, al di là della trama narrativa, ci vogliono dire di noi e della nostra vita.
I miti assomigliano infatti a dei grandi sogni collettivi, sedimentati e stratificati nella memoria di una civiltà: visioni e immagini che si riferiscono a quando gli esseri umani vivevano ancora una dimensione preistorica e prevalentemente inconscia. Così queste immagini e queste visioni, proprio come dei sogni, ci vengono a dire qualcosa del comune comprendere e del comune sentire di un popolo o in certi casi dell’umanità intera.
Sono lì da migliaia di anni e si tramandano di generazione in generazione, ma il più delle volte se ne conosce – e solo parzialmente – la vicenda nei suoi dettagli narrativi e non si sa davvero che cosa vogliano dirci nel linguaggio simbolico che è il loro.
Parleremo insieme della storia conflittuale di (1° e 2° incontro) DEMETRA CORE e PERSEFONE che riguarda una fase dell’evoluzione di tutte le donne e della vita appassionante di (3° e 4° incontro) DEDALO che si riferisce invece alla umana disposizione a inventare, riconoscibile fin dall’infanzia di ognuno di noi.
Il 5° incontro sarà dedicato agli interventi dei partecipanti e all'analisi di alcuni sogni dei partecipanti, allo scopo di far vedere le analogie fra la decodificazione di un sogno e di un mito.